L’economia illegale danneggia gli imprenditori onesti
di Presidio di Libera “Rossella Casini”
Il 2024 è un anno importante per Castagneto Carducci per la “rinascita” dalle violenze di fenomeni criminali come l’usura.
Una rinascita che vede al centro il riutilizzo a scopi sociali dei beni confiscati, ai sensi della legge 109/1996 e del Codice Antimafia, a Michelangelo Fedele e famiglia. Molti appartamenti, un capannone, un appezzamento di terreno, un distributore di benzina. Inoltre pochi mesi fa gli sono stati sequestrati oltre 5 milioni di Euro e altre decine di immobili, a Castagneto Carducci e in diversi comuni della provincia di Livorno. Sequestro cui, sulla base della richiesta della Magistratura, dovrebbe seguire la confisca definitiva.
Per il capannone confiscato di Via IV novembre, a febbraio si è avviato il percorso di co-programmazione
che, come Comitato di Libera, avevamo pubblicamente richiesto al Comune di Castagneto Carducci, proposta subito accolta. Dagli incontri, a cui partecipano Associazioni, Enti pubblici e cittadini, scaturiranno i bisogni e le proposte della comunità che potranno trovare risposta nella successiva co-progettazione. L’edificio è in corso di ristrutturazione, i lavori finanziati dalla Regione Toscana si concluderanno entro il 31 dicembre di quest’anno.
L’appartamento confiscato di Via Toniolo invece è già attivo, gestito dalla cooperativa ConVoi, accoglie donne con figli minori, accompagnati in un percorso di rinascita, autonomia, reinserimento sociale. Questo appartamento, cui Libera, gli Scout e i ragazzi del Centro Giovani contribuirono con due giornate di impegno a ripulire e reimbiancare, verrà intestato a Barbara Corvi vittima innocente delle mafie.
L’intestazione è stata proposta da Libera al termine di un percorso partecipativo per l’individuazione del nome cui dedicare l’immobile, proposta accolta dal Comune di Castagneto Carducci.
L’incontro pubblico per questa importante iniziativa avverrà domenica 17 marzo, alle 10,30 alla Biblioteca Comunale di Donoratico. All’incontro pubblico parteciparà Monica Corvi, sorella di Barbara, che porterà una testimonianza del percorso di ricerca della giustizia per la sorella, raccontandone la storia. All’incontro Daniela Marcone, referente nazionale di Libera per l’area “Memoria”, porterà il saluto dell’Associazione in collegamento video.
Altro avvenimento importante di questo 2024 sono state le condanne definitive per usura che hanno portato Michelangelo Fedele in carcere.
In molti si chiedevano come mai dopo tante condanne, confische e sequestri l’uomo fosse ancora libero di
continuare ad operare; la legge a volte ha dei tampi molto lunghi, ma ora il percorso giudiziario, dopo tutti i passaggi di garanzia per gli imputati, si è concluso.
Fedele deve scontare diversi anni in carcere per usura. L’usura è un fenomeno economico criminale da cui l’economia onesta dei territori ne ha subito danno.
Certamente le sue vittime non si sentiranno ripagate per tutto quello che hanno dovuto subire, dalla paura, la vergogna, fino alla perdita della propria casa. Libera è loro vicina e ci sentiamo di ricordare che quando si è vittima di crimini come l’usura è importante denunciare, rivolgersi alle forze dell’ordine.
E’ altresì importante fare percorsi “preventivi”, rivolgendosi agli Sportelli Prevenzione Usura (info email pres.castagneto@territoriale.libera.it) per evitare di cadere nelle mani di criminali e delinquenti.
Come Presidio di Libera “Rossella Casini” siamo umilmente orgogliosi che i 10 anni della nostra attività – costituitasi il 14 febbraio del 2014 – abbiano dato un contributo alla creazione di un clima che ha reso consapevoli cittadini, associazioni e istituzioni dell’importanza di non voltarsi, di chiamare le cose con il loro nome, e che riconoscere e contrastare la presenza di fenomeni criminali come l’usura dà al territorio un grande valore democratico, sociale e di solidarietà.
La malattia si può curare solo se la si individua. Contro mafie, criminalità organizzata, corruzione. Accanto all’azione di Magistratura e Forze dell’ordine è fondamentale l’impegno di cittadini, associazioni, politica, Istituzioni locali e nazionali per la giustizia sociale, la democrazia, la partecipazione, la trasparenza.
Chi è Michelangelo Fedele: https://www.liberainformazione.org/2023/05/29/usura-in-provincia-di-livorno-libera-prendiamo-posizione-aiutiamo-le-vittime-a-denunciare/
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Barbara Corvi (Amelia (TR) // 27 ottobre 2009 // 35 anni)
Madre di due figli maschi di 19 e 15 anni, Barbara scomparve nel nulla il 27 ottobre del 2009 dalla sua casa di Amelia, in provincia di Terni. Il giorno precedente c’era stata in famiglia una forte discussione, segno di un clima di grande tensione. Alle 17.30 del 27 ottobre, Barbara fu riaccompagnata a casa dal marito, che però non rientrò con lei. Un paio d’ore più tardi, quando tutta la famiglia fece ritorno a casa, la donna era sparita. Da quel momento, non si sono più avute sue notizie. La svolta nelle indagini è arrivata nel mese di settembre del 2020, con la riapertura delle indagini. Roberto Lo Giudice e suo fratello Maurizio, marito e cognato di Barbara, finiscono indagati dalla procura di Terni per omicidio e occultamento di cadavere.
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Sabato, 16 marzo 2024 – Anno IV – n°11/2024
In copertina: vista di Castagneto Carducci (LI) – Foto: Cassanma